• otoplastica Torino
    Dott. Alessandro Rivolin
    Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
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    Sedi: Torino e Aosta
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OTOPLASTICA

Alcune persone non sono disturbate dall’avere le cosiddette orecchie a ventola; altre invece vivono tale anomalia come un dramma.

Proprio in questi ultimi casi l’intervento del chirurgo plastico non può essere che benefico, e non solo da un punto di vista puramente estetico, ma anche e soprattutto da un punto di vista psicologico.

L’otoplastica può essere effettuata già su bambini di sei-sette anni, poiché a questa età l’orecchio esterno ha già raggiunto il suo sviluppo definitivo.

L’intervento consiste nella rimozione della pelle in esubero a livello del solco retroauricolare e nel rimodellamento della cartilagine, che dà forma e sostegno all’orecchio.

I risultati, da un punto di vista estetico, sono immediati e molto soddisfacenti: a distanza di pochi giorni dall’intervento, l’orecchio esterno sarà completamente normale e la cicatrice assolutamente non visibile poiché nascosta.

Nel mese seguente all’intervento, sarà necessario tenere una fascia elastica attorno al capo soltanto durante le ore notturne.

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L’orecchio ha un ruolo importante nella fisionomia e nell’armonia del volto: è lasciato in mostra ed anche valorizzato con gioielli quando è ben conformato ed ha una giusta proiezione, mentre viene nascosto volutamente dai capelli, quando si presenta esageratamente proiettato in avanti: orecchio a ventola.


ORECCHIE A “VENTOLA” BILATERALI


ORECCHIO A “VENTOLA” MONOLATERALE

Alcuni individui non sono influenzati negativamente da questa piccola deformità, difatti riescono a conviverci in piena serenità, non ritenendola nemmeno un difetto ma una variante. Altri individui invece vivono tale anomalia come un dramma.
Noi riteniamo che proprio in questi ultimi casi l’intervento del chirurgo plastico non possa essere che benefico, e non solo da un punto di vista puramente estetico, ma anche e soprattutto da un punto di vista psicologico.
In effetti, solo con un intervento chirurgico è possibile correggere definitivamente questa deformità, ridando serenità e sicurezza a queste persone.

L’orecchio è formato da uno scheletro esclusivamente cartilagineo, rivestito da cute.
L’eccesso di tale cartilagine in alcuni punti dell’orecchio e/o una sua particolare conformazione in altri, associati a un esubero di pelle in sede retroauricolare, sono la causa di tale difetto.
Le variazioni anatomiche cartilaginee, abitualmente causa dell’eccessiva apertura anteriore dell’orecchio, sono: una conca auricolare ipertrofica o troppo ruotata in avanti e la mancanza di una piega della cartilagine del padiglione auricolare, l’antelice.


CONCA IPERTROFICA E RUOTATA IN AVANTI


MANCANZA DELL’ANTELICE

Il chirurgo plastico dovrà quindi ridare una giusta apertura alla conca ed a volte anche eliminare un eventuale eccesso di cartilagine, ricreare sul padiglione la piega mancante, cioè l’antelice, e asportare la pelle retroauricolare in esubero.

Può essere effettuato già su bambini di sei-sette anni, poiché a questa età l’orecchio esterno ha già raggiunto il suo sviluppo definitivo.
Si esegue ambulatorialmente, cioè non è necessaria una degenza in clinica e appena terminato l’intervento, il paziente può tornare a casa.

Viene svolto in anestesia locale, e solo per i bambini o per le persone particolarmente ansiose può essere associata una blanda sedazione eseguita dall’anestesista.
Non è doloroso ma richiede solo un po’ di pazienza da chi vi si sottopone, poiché ha una durata di circa un’ora e mezza, se eseguito bilateralmente.
I risultati, da un punto di vista estetico, sono immediati e molto soddisfacenti: a distanza di pochi giorni dall’intervento, l’orecchio esterno sarà completamente normale e la cicatrice assolutamente non visibile poiché nascosta nel solco retroauricolare.

Soltanto il giorno dell’intervento il paziente deve tenere una fasciatura intorno al capo, che serve a mantenere le orecchie nella posizione ottimale e a proteggere da eventuali piccoli sanguinamenti, ma questa sarà rimossa già il giorno dopo, lasciando il capo completamente libero.
Nel mese seguente, è sufficiente tenere una fascia elastica attorno al capo soltanto durante le ore notturne, per evitare che si abbiano, a causa del contatto delle orecchie con il cuscino, delle trazioni indesiderate sulla cicatrice.

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