• mentoplastica Torino
    Dott. Alessandro Rivolin
    Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
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    Dott. Alessandro Rivolin
    Sedi: Torino e Aosta
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MENTOPLASTICA

Il mento, sebbene spesso non sia preso in considerazione, riveste un ruolo assai importante nell’intera fisionomia del volto assumendo particolare valore nel profilo.

Frequentemente il paziente si rivolge al chirurgo plastico perché disturbato da inestetismi riguardanti il naso, non attribuendo quasi mai importanza al mento.

Un mento per essere importante e bello deve essere giustamente pronunciato: nel caso si presenti piatto o sfuggente può essere quindi spesso necessario un intervento di mentoplastica additiva, in grado di dare una giusta proiezione; nel caso invece si presenti troppo pronunciato e prominente, può essere dunque utile un intervento di mentoplastica riduttiva, cioè un accorciamento.

L’aumento volumetrico del mento può essere eseguito con due tecniche diverse: mediante l’inserimento di una protesi di silicone o di gore-tex in una tasca creata tra l’osso della mandibola e la cute del mento; o mediante l’infiltrazione di grasso del paziente stesso, lipofilling.

La riduzione volumetrica del mento consiste invece nella fresatura o nell’asportazione di una porzione ossea del mento, ritenuta eccedente.

La cicatrice residua resterà completamente nascosta all’interno della bocca; in caso di lipofilling, non residuerà alcuna cicatrice.

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Il mento, sebbene spesso non venga preso in considerazione, riveste un ruolo assai importante nell’intera fisionomia del volto assumendo particolare valore nel profilo.

Frequentemente il paziente si rivolge al chirurgo plastico perché disturbato o da un naso troppo prominente o da una gobba sul dorso nasale o da una punta protrudente verso il basso, pensando che siano questi i soli difetti responsabili dell’alterazione fisionomica del proprio viso e non attribuendo mai alcuna importanza al mento, che, a volte se corretto, è in grado anche da solo di risolvere alterazioni del profilo.

Il paziente inoltre si mostra sempre molto titubante alla proposta di una correzione anche del mento, sebbene il chirurgo plastico ne abbia individuata la necessità.

Il chirurgo sa, infatti, quale sarà la forma del naso corretto e quali dovranno essere quindi le caratteristiche del mento affinché si crei un’armonia tra le curve dei loro profili.

Un mento per essere importante e bello deve essere giustamente pronunciato: nel caso esso si presenti piatto o sfuggente può essere quindi spesso necessario un intervento di mentoplastica additiva, in grado di dare una giusta proiezione.

Nel caso invece esso si presenti troppo pronunciato e prominente, può essere dunque utile un intervento di accorciamento.

MENTOPLASTICA ADDITIVA
può essere eseguita con due tecniche diverse:

- Protesi di silicone solido o goretex
l’aumento volumetrico del mento è dato dall’inserimento della protesi in una tasca creata tra l’osso della mandibola e la cute del mento.

- Lipofilling
l’aumento volumetrico del mento si ottiene utilizzando il grasso del paziente, precedente prelevato da un distretto corporeo del paziente stesso, di solito la pancia o le cosce.

MENTOPLASTICA RIDUTTIVA
consiste nella fresatura o nell’asportazione di una porzione ossea del mento e quindi nella riduzione delle porzioni dell’osso mandibolare ritenute eccedenti.
L’incisione attraverso cui si accede all’osso viene eseguita a livello del vestibolo buccale inferiore, cioè tra la gengiva e la parte interna del labbro inferiore, quindi la cicatrice residua resterà completamente nascosta all’interno della bocca.
Nel caso di lipofilling invece non c’è bisogno di alcuna incisione poiché il grasso viene iniettato nei tessuti molli utilizzando delle cannule molto sottili.

La mentoplastica è spesso eseguita nel contesto di una rinoplastica, di conseguenza l’anestesia è generale ed è necessaria quindi una notte di degenza in clinica; nei casi in cui però l’intervento consiste esclusivamente in una mentoplastica, può essere sufficiente una sedazione associata ad anestesia tronculare e locale, e non vi è quindi bisogno di ricovero.
I punti all’interno della bocca, quando presenti, non devono essere rimossi poiché cadranno spontaneamente dopo circa due settimane dall’intervento.
Nella settimana seguente all’operazione, sempre in caso sia eseguita un’incisione nel vestibolo buccale, il paziente deve assumere una dieta semisolida, evitare cibi troppo caldi ed eseguire più volte al giorno, soprattutto dopo i pasti, sciacqui con collutorio orale per disinfettare la ferita ed evitare infezioni.
E’ utile portare, per le due-tre settimane seguenti all’intervento, una guaina contenitiva, che ha la funzione di favorire l’accollamento dei tessuti scollati e ridurne l’edema.

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