• Mastoplastica riduttiva Torino
    Dott. Alessandro Rivolin
    Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
  • Mastoplastica riduttiva Torino
    Dott. Alessandro Rivolin
    Sedi: Torino e Aosta
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MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

La mastoplastica riduttiva è un intervento chirurgico che serve a ridurre il volume del seno.

Questo intervento ridà una forma, una dimensione e una posizione adeguata alla mammella, riducendone la massa ghiandolare e adiposa, riadattando la cute in eccesso al nuovo volume del contenuto e riposizionando verso l’alto il complesso areola-capezzolo, del quale viene spesso ridotto anche al diametro.

Viene eseguito sia per motivi estetici che funzionali; spesso infatti il peso gravoso della mammella è causa di continui dolori al dorso.

Diverse sono le tecniche chirurgiche adottate, ma gli esiti cicatriziali sono di solito uguali e rappresentati da una cicatrice periareolare, da una verticale estesa dall’areola al solco e quasi sempre anche da una situata a livello del solco inframammario; queste però, con il passare del tempo, risultano quasi sempre poco visibili.

generale
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L’ipertrofia mammaria, entro certi limiti, può rappresentare un giudizio soggettivo da parte della paziente. Difatti nelle culture occidentali la misura della mammella ideale sembra variare di grado fra le mode contemporanee e da decennio a decennio.
Per tale motivo, a parte i casi di gigantomastia e di ipertrofia mammaria severa, non è sempre compito facile per il chirurgo plastico dare indicazione ad intervento di riduzione mammaria.


GIGANTOMASTIA


IPERTROFIA SEVERA


IPERTROFIA MODERATA


IPERTROFIA LIEVE

Gli obbiettivi principali di una mastoplastica riduttiva sono: alleviare i sintomi causati dall’eccessivo peso delle mammelle, che a volte possono essere anche molto gravi e che spesso condizionano negativamente la vita di relazione, lavorativa e sportiva di una donna, e migliorare esteticamente l’aspetto del seno, eliminando così anche i problemi di abbigliamento che spesso queste donne presentano.
La mammella è formata da un involucro esterno, la pelle, e da un contenuto, la ghiandola mammaria ed il tessuto adiposo, sostenuti da tralci connettivali.
Questi ultimi due componenti si sviluppano e si accrescono quantitativamente e proporzionalmente in modo non univoco tra le donne ed a volte anche nell’ambito della stessa persona (“asimmetria mammaria”); è per questo che è possibile trovare dei seni di dimensioni assai variabili: piccoli, medi, grandi e prevalentemente ghiandolari o adiposi.


IPERTROFIA CON ASIMMETRIA

In caso di seni grandi vi è un accrescimento sproporzionato o del tessuto ghiandolare o del tessuto adiposo o di entrambi, seguiti da una distensione della pelle circostante; la mammella diventa dunque grande e pesante, discende verso il basso e si sforma.

La mastoplastica riduttiva ridà una forma, una dimensione ed una posizione adeguata alla mammella, riducendo la massa ghiandolare, riadattando la cute in eccesso al nuovo volume del contenuto, riposizionando verso l’alto il complesso areola-capezzolo, riducendone spesso anche il diametro.
La riduzione dell’involucro cutaneo eccedente è la parte dell’intervento in cui è richiesto il maggior senso estetico ed artistico: a tale scopo sono state adottate dai chirurghi plastici molte tecniche differenti, le quali nel corso degli anni si sono evolute e migliorate fino a raggiungere in modo assai soddisfacente l’obbiettivo principale di una mastoplastica riduttiva cioè una buona forma del seno, il più possibilmente stabile nel tempo con una minor estensione possibile degli esiti cicatriziali.


DISEGNO PREOPERATORIO

In effetti attualmente, in alcuni casi, è possibile utilizzare tecniche che fanno residuare a livello della mammella soltanto una cicatrice periareolare ed una verticale o a L, a differenza di altre tecniche, che oltre a quella verticale ne lasciano anche un’altra estesa lungo il solco sottomammario.


CICATRICE PERIAREOLARE E VERTICALE


CICATRICE PERIAREOLARE E A T ROVESCIATA

L’intervento si effettua in anestesia generale, ha una durata variabile da tre a quattro ore e richiede in genere una notte di degenza in clinica.
Per circa dieci giorni deve essere tenuta una medicazione contenitiva, che una volta rimossa sarà sostituita da un reggiseno adeguato, che dovrà essere portato per circa due mesi in modo da stabilizzare il seno nella sua forma e nella sua posizione ideale.
I punti interni sono tutti riassorbibili, mentre quelli esterni in seta, messi per affrontare meglio i margini della ferita chirurgica, vengono rimossi dopo sette-dieci giorni.
La ripresa dell’attività lavorativa e dell’attività sportiva dipende sia dal tipo di lavoro e sport che la paziente svolge, ma anche dalle capacità individuali di recupero: generalmente sono sufficienti una settimana per il lavoro e tre-quattro per lo sport.

Gli esiti cicatriziali di un intervento di mastoplastica riduttiva non sono soltanto rappresentati dalle cicatrici visibili esternamente, ma anche da cicatrici che si formano internamente, a livello dei tessuti ghiandolari e adiposi residui. Queste variazioni anatomo-strutturali che si determinano non interferiscono nel tempo con la diagnostica manuale e strumentale della mammella, difatti la palpazione, l’Ecografia, la Mammografia e la Risonanza Magnetica, eseguite periodicamente in un programma di screening mammografico, non ne sono influenzate.
Mentre, per quanto riguarda l’allattamento al seno, non sempre è possibile dopo questo intervento.

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